Presentazione per l’undicesima conferenza su Gramsci nell’ambito del Progetto “50 incontri su i Quaderni del Carcere di Gramsci”. (per partecipare scrivere a nuovaegemonia(at)nuovaegemonia.com).
Tema dell’undicesima conferenza a partire dal paragrafo n.44 del primo Quaderno di Gramsci:Egemonia, rivoluzione-passiva e crisi-rivoluzionariaLa questione della “rivoluzione-restaurazione” o della “rivoluzione-passiva” va considerata, secondo Gramsci, sia sotto il profilo economico (per es. : transizione dal feudalesimo al capitalismo; capitalismo ottocentesco; imperialismo; americanismo/fordismo ecc.), che sotto quello politico (per es: liberalismo classico; liberalismo, fascismo e socialdemocrazia nell’epoca dell’imperialismo) che, infine, rispetto al piano della “filosofia” (per es: Croce/Gentile, rapporto con la distruzione della dialettica hegeliana e l’affermazione dell’idealismo soggettivo divenuta egemone nell’imperialismo ). La rivoluzione-restaurazione è il tentativo di risolvere, in modo reazionario, contro la tendenza progressiva alla rivoluzione attiva, i nodi e le contraddizioni di fondo economici e politici e culturali/morali di una situazione di crisi senza che possano determinarsi rotture rivoluzionarie. Essa è destinata in ultima analisi a fallire dato il suo carattere reazionario. La questione più importante è però quella per cui i processi e le forme di tale fallimento assumono grande rilevanza per la possibilità relativa all’insorgere, nel breve e nel medio periodo, di una crisi rivoluzionaria. In sostanza si tratta di capire se la rivoluzione-passiva sia in grado o meno di spostare in avanti nel tempo, in modo più o meno drastico, la vittoria della rivoluzione che, per quanto ci riguarda, è ovviamente quella proletaria.