ECUADOR: LA FASCISTIZZAZIONE DEL VECCHIO STATO BUROCRATICO-LATIFONDISTA

Proponiamo una traduzione non ufficiale di un interessante articolo sull’attuale situazione in Ecuador tratto dal sito maoista: https://pukainti.blogspot.com

Il governo di Noboa, ha decretato uno stato di emergenza nazionale e ha fatto una dichiarazione di conflitto interno, definendo, le bande criminali, come nemici e obiettivi militari dello Stato.

Il Decreto Esecutivo n. 111, di Conflitto Armato Interno, emesso il 9 gennaio dell’anno in corso, non è altro che una strategia di “ammorbidimento sociale” per poter attuare, con la compartecipazione militare e giuridica, una serie di misure economiche e politiche che, oltre a sottoporre le masse a condizioni di maggiore povertà, avvantaggia la grande borghesia, i grandi proprietari terrieri e l’imperialismo.

Tale dichiarazione di conflitto interno non ha le basi più elementari per reggere un tale scenario.

  • Le bande non perseguono fini politici.
  • Non possiedono forze armate disciplinate.
  • Non controllano territori.
  • Hanno dimostrato di non essere disposti a rispettare il diritto internazionale di guerra.

Sotto queste premesse, in Ecuador non c’è guerra interna, non c’è una forza belligerante politicamente strutturata, quindi le dichiarazioni e le decisioni di Noboa sono una bufala.

Nessun governo dell’Ecuador ha riconosciuto la guerriglia colombiana come un attore belligerante; tanto meno quelle organizzazioni guerrigliere che dagli anni ’80 del secolo scorso hanno operato nel paese; al contrario, le hanno combattuto a sangue e fuoco, commettendo crimini contro l’umanità: sparizioni forzate, sequestri, assassinii selettivi ed extragiudiziali, tortura, terrorismo e persecuzione arbitraria.

È del resto ovvio che il dilagare criminale e violento delle bande criminali ha avuto la copertura statale di vari regimi, Correa, Moreno e Lasso. I massacri nelle carceri e nelle favelas sono sempre stati “qualcosa di più” del conflitto con i narcotrafficanti, si trattava di una violenza misurata, controllata, come abbiamo già opportunamente sostenuto, funzionale all’imperialismo e al vecchio stato burocratico-latifodista dell’Ecuador.

È chiaro che le alte componenti delle strutture criminali sono gestite da generali di polizia, alti dirigenti delle FFAA; hanno forti legami con l’apparato statale attraverso presidenti, vicepresidenti, assemblee, pubblici ministeri, grandi imprenditori, finanziarie, banche; operatori di porti pubblici e privati; vale a dire, una corruzione tale da rappresentare all’incirca una nuova frazione della borghesia burocratica che, attraverso la struttura statale, possono trafficare, riciclare il loro denaro e istituzionalizzarsi nel settore pubblico e privato.

È del resto ovvio che la violenza folle delle bande è stata provocata da “agenti” dell’imperialismo per creare un clima di caos, di crisi generalizzata da convogliare, a un certo punto, verso “opportune soluzioni” che appaiano necessarie e addirittura indispensabili per la sopravvivenza  dello Stato. La DEA e la CIA non hanno fatto questo nel Salvador? [1]

Dopo una strana occupazione “armata” di un canale televisivo [2], il governo si è precipitato verso una decisione che, più che comportare una soluzione alla crisi, sembra il disegno di una trama ben pianificata per giustificare il rilancio di alcuni temi che erano stati in quelle circostanze ignorati, a partire dalle rivolte popolari del 2019 e del 2022.

Ovviamente, oggi ci mostrano delle FFAA e delle polizie “salvatrici” e impegnate “nelle cause del popolo”; mentre risultava che erano state messe tremendamente in discussione dai livelli di infiltrazione del narcotraffico in tutte le sue componenti. Ma non solo, in questa congiuntura pongono sul tappeto la questione dell’estradizione, dell'”aiuto militare” internazionale, delle basi straniere sul territorio nazionale, dell’inasprimento delle pene e, di conseguenza, per il momento, accrescono le difficoltà per le masse e per le loro organizzazioni di pronunciarsi di fronte alla crisi di governo, dello Stato e di tutta la sua struttura economica, che genera seri scompigli nella maggior pate delle famiglie.

Questo governo è strettamente legato agli Stati Uniti e a Israele. Il suo ministero della difesa, il ministero degli esteri e altre amministrazioni connesse al controllo della sicurezza interna ed esterna del paese sono nelle mani di individui che concordano con il sionismo; e non solo, condividono l’idea di conferire maggiori poteri alle FFAA nel loro nuovo ruolo di controllo interno e, in questo modo, entrare in un chiaro e pieno processo di fascistizzazione della società.

Hanno già fatto dei passi avanti. Hanno creato uno scudo d’impunità attorno ai membri delle FFAA e della polizia per avere il potere giuridico nel caso in cui agiscano violentemente contro i “terroristi”. Gli Stati Uniti annunciano l’arrivo di funzionari delle agenzie di sicurezza di quel paese per “consigliare” gli apparati repressivi dello stato e, ovviamente, il pacchetto viene fornito con la vendita di materiale di intelligence e di guerra per potenziare le FFAA.

Con tutte queste misure ne seguiranno altre: la consultazione popolare proposta da Noboa di aumentare l’IVA al 15%; eliminare i sussidi per il carburante, rivendicazione che nelle ultime due rivolte è costata la vita a più di 30 manifestanti e miglia di feriti; rivedere il divieto di esercizio di casinò e di agenzie di scommesse, neutralizzare le attività estrattive illegali (da intendere, nella maggior parte dei casi, artigianali e minerarie nazionali) per spianare la strada all’estrazione mineraria delle multinazionali.

In altre parole, è in arrivo una  ristrutturazione economica, un processo di regolarizzazione dei capitali del narcotraffico, l’impunità per gli apparati repressivi e l’impalcatura giurisdizionale, soprattutto della procura, il cui gestore è sostenuto direttamente dall’ambasciata degli Stati Uniti.

Con la Legge Economica Urgente, si cerca anche di proteggere i grandi gruppi economici che devono denaro allo Stato. Tra questi, il gruppo della famiglia Noboa. L’impunità è stata estese ad attori politici, come il correismo, con cui ha stretto alleanza. Niente persecuzione e carcere per i suoi militanti, dirigenti, in cambio, la commissione ha approvato tutto ciò che il governo proponeva, come la Legge Organica di Competitività Energetica che stabilisce il modello giuridico e politico per cedere il passo alla privatizzazione del settore energetico del paese.

Con la dichiarazione di conflitto armato interno, il fascista ha messo in quarantena il nostro popolo, ha riattivato il ruolo delle FFAA e della polizia, e l’obiettivo centrale, ravvivare il capitalismo burocratico che negli ultimi decenni è entrato in crisi.

Niente di ciò che il governo ha orchestrato potrebbe essere possibile senza l’intervento diretto degli Stati Uniti.

Il complesso scenario internazionale, alimentato dalla brutale aggressione israeliana alla Palestina e dallo scatenarsi di operazioni militari imperialiste nella regione periferica di Gaza, ci pone sull’orlo della terza guerra mondiale, e l’imperialismo ha chiaramente bisogno di rafforzare il suo blocco di retroguardia costruito per più di un secolo principalmente in Sud America.

Il nostro popolo è caduto nell’imboscata del regime con quella presunta “guerra”, tanto che ora, date le circostanze, guarda alle FFAA, altri suoi carnefici, come “i suoi salvatori”. E rispetto a questo hanno molta responsabilità i mezzi d’informazione che hanno diffuso notizie false, allarmiste, in modo tale da magnificare la necessità che le FFAA si lancino nella lotta alla criminalità ed estremizzino i metodi, tanto che in questi giorni di “stato” di emergenza”, sono state catturate circa un milione di persone, non tutte legate alle bande e sono state sottoposte a un trattamento umiliante e repressivo, incoraggiato anche dai notiziari. Certo, c’è anche la responsabilità di alcuni attori dell’opportunismo, revisionismo e riformismo del paese che hanno creduto alla necessità di uno Stato “forte” con le bande.

La CONAIE, Pachakutik e gli altri partiti politici della sinistra arretrata sono andati a sostenere il governo e a ripiegare sul falso appello di “unità” per affrontare il “terrorismo”. Ingenui? Mascalzoni? Calcolatori? Un po’ di tutte e tre; hanno occultato il carattere dello Stato, il ruolo che svolgono le FFAA, hanno dimenticato la repressione cruenta che hanno esercitato gli apparati repressivi dello stato negli ultimi sollevamenti e che hanno strappato la vita di preziosi figli e figlie del popolo. Ad ogni modo, essi colludono con il governo, con lo Stato e con l’imperialismo, e non lo fanno più, come una fogna trascinata dalla corrente politica generata dal fascismo, ma pensano anche alle prossime elezioni, all’obiettivo finale, in pochi mesi si apre la corsa elettorale e non possono restare ai margini, tanto meno, essere stigmatizzati come “terroristi”.

Il Partito Comunista dell’Ecuador-Sol Rojo, respinge l’appello alla proposta di “unità nazionale” da parte del regime, ritenendo che tale convocazione pretenda di corporativizzare ancor più le grandi maggioranze.

Rifiuta la dichiarazione di conflitto interno, nel paese non c’è guerra, al contrario, il governo induce l’atto violento delle bande criminali, il cui agire è funzionale all’imperialismo, allo stato e, ovviamente, al regime.

Respinge le misure economiche e di consultazione popolare proposte dal regime perché sono antipopolari, affamatrici, precarizzano i rapporti di lavoro e il lavoro, oltre ad essere liquidazioniste, poiché finiranno per far fallire i piccoli e i medi produttori del paese.

Respinge le politiche di impunità e i nuovi ruoli delle FFAA, poiché avranno carta bianca per scatenare la loro rabbia repressiva al di là delle bande e per occultarsi, questo è il loro reale obiettivo, contro i combattenti popolari.

Respinge totalmente le pretese degli Stati Uniti di imporre le loro basi militari nel paese, poiché l’articolazione di questo proposito con altri legami dell’imperialismo con il governo e lo stato, cerca disperatamente di trasformarci in una colonia yankee.

Per quanto sopra, facciamo appello alle masse a creare i propri organismi di difesa popolare, contadina e indigena che, con una corretta linea e direzione ideologica, s’incarichino della difesa integrale del nostro popolo.

Il popolo è salvato solo dal popolo, purché abbia una corretta guida ideologica!

VIVA IL MARXISMO-LENINISMO-MAOISMO-PENSIERO GONZALO!

PREPARARE E SVILUPPARE LA GUERRA POPOLARE!

VIVA LA LEGA COMUNISTA INTERNAZIONALE!

VIVA LA PALESTINA LIBERA!

CONQUISTARE IL SOLE ROSSO DELLA LIBERAZIONE: IL COMUNISMO!

[1] Nel Salvador, a partire dall’addomesticamento del FMLN, si sono create situazioni di violenza non politica gestita dalla CIA per creare un quadro giuridico e politico che ha portato quel paese a diventare un discreto, ma efficace bastione dell’imperialismo in America centrale.

[2] Sconosciuta per le condizioni in cui è stata realizzata. Nessuna dichiarazione è stata rilasciata; non è stata consegnata alcuna comunicazione con richieste o reclami. Contrariamente a quanto hanno evidenziato le bande il cui arsenale è importante e di qualità, gli assalitori hanno partecipato con armi, alcune artigianali, pistole, fucili, candelotti di dinamite; inoltre, l’inspiegabile prestazione e collaborazione di chi gestiva la televisione.

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