VIVA IL 44º ANNIVERSARIO DELLA NOSTRA VITTORIOSA E INVINCIBILE GUERRA POPOLARE!

Con la presente pubblichiamo una traduzione non ufficiale di una dichiarazione pubblicata da New Peru Association, apparsa su the Red Herald.

Proletari di tutto il mondo, unitevi!


“Il presidente Gonzalo, ribadendo l’universalità della legge della violenza rivoluzionaria, segue la teoria militare del proletariato stabilita dal presidente Mao: La guerra popolare ha validità universale ed è applicabile in tutti i tipi di paesi, secondo le condizioni di ogni rivoluzione. La guerra popolare mondiale è la principale forma di lotta che il proletariato e i popoli oppressi del mondo dovrebbero lanciare per opporsi alla guerra mondiale imperialista.”

(Linea Militare, Primo Congresso del Partito Comunista del Perù, 1988)

Iniziamo esprimendo i nostri saluti e la nostra stima al nostro amato e rispettato Presidente Gonzalo, capo del partito e della rivoluzione, la nostra grande leadership, centro di unificazione del partito, il più grande Marxista-Leninista-Maoista dell’epoca attuale. Esprimiamo il nostro saluto, consapevole e volontaria sottomissione alla nostra unità base di partito, il fondamento che guida la nostra azione, con il suo triplice contenuto: 1) alla nostra ideologia, Marxismo-Leninismo-Maoismo, Pensiero Gonzalo; 2) il programma comunista e lo statuto; 3) la linea politica generale con il suo centro, la linea militare. Esprimiamo il nostro saluto e la nostra stima al Partito Comunista del Perù, eroico e combattente che conduce la rivoluzione, al suo sistema di leadership, agli eventi del partito: al Primo Congresso, al Congresso Marxista-Leninista-Maoista, pensiero di Gonzalo. Allo stesso modo al Primo e al Secondo e principalmente al Terzo Plenum la cui magistrale sintesi è il discorso del 24 settembre 1992. Al compito della Riorganizzazione Generale del Partito (RGP).

Salutiamo i militanti, combattenti del PLA e le masse del nuovo potere, forgiati dal presidente Gonzalo a sua immagine e somiglianza, che hanno dato il loro sangue in questi 44 anni di sviluppo della guerra popolare, attraversando tutti i genocidi, schiacciando tutti gli imperialisti, l’azione reazionaria e revisionista, principalmente di destra opportunista, revisionista e capitolista (ROL), passando attraverso le inflessioni, affrontando gli ostacoli e anche i colpi di scena in tutte le situazioni complesse e difficili derivanti dalla detenzione, l’isolamento assoluto e l’annientamento del Presidente Gonzalo; dobbiamo tenere a mente quanto è costato al nostro popolo mantenere la nostra incessante e vittoriosa guerra popolare, perché le persone sono la fonte da cui traiamo forza ed energia pulsante che ci permette di soddisfare ciò che la storia dispone cogliendone le esigenze. Onore e gloria al proletariato ed eroico popolo peruviano, fonte inesauribile che sostiene la guerra del nostro popolo!

La guerra popolare non potrà mai cessare, perché la vita del partito non può essere interrotta neanche per un secondo. Perché finché un solo comunista rimane in vita, potrà e dovrà rifare tutto da capo e continuare la strada vittoriosa verso il comunismo.

Salutiamo i nostri apparati, il Movimento Popolare del Perù (MPP), per la lotta tenace per adempiere alla RGP e al compito politico del PCP di svilupparsi come frazione rossa nel Movimento Comunista Internazionale (MCI) e per forgiare l’Internazionale Comunista che brandisce il Maoismo e la Guerra Popolare, nel presente, al servizio della Lega Comunista Internazionale.

Esprimiamo i nostri ardenti saluti comunisti al proletariato internazionale e ai popoli e alle nazioni oppresse, alla Lega comunista internazionale (LCI), ai partiti e alle organizzazioni comuniste che lo compongono, agli altri partiti e organizzazioni che sono all’interno del MCI e, soprattutto alle guerre popolari in India, nelle Filippine e in Turchia, all’eroica e vittoriosa guerra di resistenza nazionale del popolo palestinese. La Palestina vincerà!

Riaffermiamo la nostra onnipotente ideologia scientifica e universale, il Marxismo-Leninismo-Maoismo, principalmente Maoismo, e il contributo decisivo e universale del Presidente Gonzalo nostra Grande Guida, che ha definito il Maoismo come il terzo, nuovo e superiore stadio del Marxismo e la sua applicazione magistrale alla rivoluzione peruviana, contribuendo in modo decisivo ad un nuovo sviluppo del Marxismo. Dimostrato, con l’inizio della guerra popolare in Perù, il 17 maggio 1980, mostrando il suo rinnovato vigore e la sua validità universale.

Un saluto pieno di entusiasmo al 44º anniversario della nostra invincibile e vittoriosa guerra popolare che incendia le nostre anime, le eleva, le catapulta e l’entusiasmo non può che essere la bandiera rossa innalzata al cielo, la bandiera rossa che sventola con il martello e la falce piantati sulla vetta più alta il 17 maggio 1980 per sviluppare la rivoluzione democratica fino alla fine, per sviluppare immediatamente e ininterrottamente la rivoluzione socialista e attraverso rivoluzioni culturali (tante quante ne servono), per poi passare anche attraverso la rivoluzione al comunismo, senza mai abbandonare le armi fino a raggiungere il comune obiettivo di tutta l’umanità.

Sventoliamo la bandiera rossa della guerra popolare per servire la rivoluzione peruviana e quindi servire la rivoluzione mondiale, ponendo in cima le bandiere di Marx, Lenin e del presidente Mao, tre bandiere vittoriose che rimarranno sempre saldamente nelle mani del proletariato internazionale di cui siamo una parte vibrante.

Se vediamo la situazione mondiale nel suo insieme vediamo come le crisi economiche cicliche del capitalismo, nel suo ultimo e più alto stadio, l’imperialismo o il capitalismo monopolistico, si verificano in periodi sempre più brevi e sono più sempre più profonde, che toccano sempre più il fondo e che scoppiano ancor prima che ci sia una piena ripresa , il che dimostra ancora più chiaramente che il sistema mondiale imperialista, si sta avvicinando sempre più alla sua fine inevitabile, che corrisponde al periodo di “50 a 100 anni” in cui sarà spazzata via dalla faccia della terra dalla rivoluzione mondiale.

Le sanzioni economiche dell’unica superpotenza egemonica e principale nemico dei popoli del mondo, l’imperialismo USA, contro i suoi rivali imperialisti russi e social-imperialisti cinesi, sono dirette anche contro i suoi “alleati” imperialisti, così come i “pacchetti di aiuti economici” degli Stati Uniti sono sussidi che colpiscono i suoi concorrenti (tutti gli altri imperialisti), contro le stesse regole del commercio mondiale. Le ultime misure doganali contro la Cina social-imperialista colpiscono direttamente gli imperialisti tedeschi, francesi, britannici, giapponesi, ecc. ecc. Tutto questo fa parte del modo in cui l’imperialismo degli Stati Uniti toglie mercati e sfere di influenza a questi imperialismi; mentre, come premio di consolazione, dà loro una parte nella distribuzione delle sfere di influenza dei paesi dell’Europa orientale cosa che è sancita negli accordi sullo spostamento delle truppe NATO dai paesi imperialisti europei. Tutto ciò dimostra che la lotta e la collusione tra gli imperialisti per i mercati e le sfere di influenza è più che mai acuta.

Come ha affermato il presidente Gonzalo nel suo discorso del 24 settembre 1992, gli stessi contendenti delle due guerre mondiali stanno preparando la terza e il bottino da distribuire siamo noi, i paesi oppressi o del Terzo Mondo. I paesi imperialisti, capeggiati dagli Stati Uniti, continuano le loro guerre di aggressione contro i nostri paesi, espressione della contraddizione principale, tra nazioni oppresse e i paesi imperialisti, e della terza contraddizione, la contraddizione inter-imperialista.

I paesi imperialisti, guidati dagli Stati Uniti, hanno incessantemente portato avanti l’espansione degli armamenti e i preparativi per la guerra, che sono contestati dai loro rivali imperialisti, in una vera e propria corsa agli armamenti; i conflitti acuti tra i paesi imperialisti sono stati aggravati, una contraddizione che si esprime chiaramente nelle guerre imperialiste di aggressione in Ucraina e nel Medio Oriente, così come direttamente nell’accerchiamento degli Stati Uniti e dei loro “alleati” imperialisti contro la Cina socialimperialista e le crescenti tensioni sulla questione di Taiwan.

Le contraddizioni tra gli imperialisti si stanno sviluppando. Gli imperialisti fanno circolare voci e fanno dichiarazioni sulla necessità di “un accordo politico sulla guerra ucraina”, collusione tra gli imperialisti contro la nazione ucraina. È noto che l’influenza degli Stati Uniti come unica superpotenza egemonica sta diminuendo. In essi si osserva “solo un periodo di decadenza come quello dell’antica Roma”. Ma attualmente è quello che attualmente ha maggiore potere militare, che può essere paragonato solo al potere militare dell’imperialismo russo in temini di armi strategiche, il quale nelle altre aree del militare è acnora dietro, mentre il potere militare del social-imperialismo cinese nonostante sia cresciuto non è riuscito ad accorciare la distanza che li separa dai primi due, con gli altri paesi imperialisti che non hanno una potenza militare paragonabile a quella della superpotenza yankee.

Tutto ciò che abbiamo detto sopra, non è un mostrare la loro forza, ma la loro debolezza, e inoltre è la prova proprio di una insicurezza senza precedenti del sistema imperialista mondiale e con ogni giorno che passa la sua decomposizione è più grande.

Ma il sistema imperialista mondiale non crolla affatto da solo, sarà spazzato via dalla rivoluzione proletaria mondiale attraverso la guerra popolare mondiale.

I marxisti-leninisti-maoisti hanno sempre considerato che nella storia del mondo il destino dell’umanità non è deciso dalla tecnologia, ma dall’uomo, dalle masse popolari.

Il popolo cosciente può sempre trovare nuovi mezzi per affrontare la superiorità della reazione in armamenti e raggiungere la sua vittoria. Così era la storia nel passato, continua ad essere così oggi e lo sarà in futuro.

Di fronte al pericolo degli imperialisti di scatenare la guerra, lavoriamo per sollevare i popoli in tutti i paesi contro l’imperialismo, per essere preparati a tutte le circostanze “facendo la rivoluzione attraverso la guerra popolare”.

La guerra popolare mondiale è la principale forma di lotta che il proletariato e i popoli oppressi del mondo devono intraprendere per affrontare la guerra mondiale imperialista.

Se gli imperialisti ad un certo punto osano fare la guerra usando armi atomiche e nucleari “di fronte all’ira del mondo intero”, l’unico risultato sarà la rapida distruzione di queste bestie, circondate dai popoli del mondo, e in nessun caso l’annientamento dell’umanità.

I popoli vittoriosi creeranno con la massima velocità, sulle rovine dell’imperialismo rovesciato, una civiltà mille volte superiore a quella esistente sotto il capitalismo e costruiranno un futuro veramente meraviglioso.

Sulla nostra cima, il proletariato e le masse degli stessi paesi imperialisti e della Cina socialimperialista riattivano le loro lotte, non solo a causa delle crisi economiche e della crescita dello sfruttamento del proletariato da parte della borghesia, ma anche, a causa di come le due contraddizioni sopra citate agiscono sullo sviluppo della lotta di classe nei paesi imperialisti; perché, proprio nel momento in cui gli imperialisti si impantanano nelle loro guerre di aggressione contro i paesi oppressi e con l’inasprirsi delle contraddizioni imperialiste, si rafforza la lotta della stessa classe operaia e di quegli stessi popoli; su questa base si compie un progresso significativo nel compito di ricostituire i partiti comunisti nei paesi imperialisti, come partiti comunisti di un nuovo tipo, marxista-leninista-maoista, militarizzato. Tutto in una situazione più complessa, che nei paesi oppressi, perché il bombardamento con idee borghesi e l’azione dell’opportunismo sono sistematiche e cercano di coprire le catene con cui opprimono la classe operaia con quelle briciole che provengono dai super-profitti degli imperialisti che sfruttano il mondo.

Da qui la necessità di combattere indissolubilmente e inconciliabilmente l’imperialismo, la reazione e il revisionismo.

Come ci insegna il Presidente Gonzalo:

“Lenin ha detto che la rivoluzione deve combinare due movimenti: il movimento di liberazione nazionale, che chiaramente è guidato dal proletariato, come ha dimostrato il presidente Mao Tse-tung ad nauseam, e la rivoluzione nei paesi imperialisti; è necessario combinare i due, perché altrimenti non ci sarà rivoluzione, questo risale a Engels nel 1890.”

Ma la base della rivoluzione mondiale sono le nazioni oppresse, i paesi dell’Asia, dell’Africa e dell’America Latina nei quali vi sono le aree di tempeste rivoluzionarie dall’inizio degli anni ’60 del secolo scorso, alle quali si aggiunge quella dei paesi oppressi dell’Europa stessa. Questo corrisponde alla principale contraddizione nel mondo perché la maggioranza della popolazione mondiale è lì, i più poveri e oppressi. Inoltre, le guerre popolari in Perù, in India, nelle Filippine e in Turchia sono, insieme alle lotte armate, un faro luminoso. A questi se ne aggiungeranno presto di nuovi. E nella situazione attuale la vittoriosa guerra di resistenza del popolo palestinese.

La situazione oggettiva sta sollevando la possibilità di un cambiamento importante nel Medio Oriente Allargato, il quale è uno dei punti più caldi della situazione attuale, della lotta di classe internazionale, che come abbiamo definito in una precedente dichiarazione, mostra la tendenza dell’imperialismo yankee-sionista all’aggressione contro l’Iran che di fatto conduce a una guerra di resistenza e che l’attuale regime guidato da Khamenei conduce una guerra giusta, per difendere il suo paese da un’aggressione imperialista, principalmente yankee. Questo, insieme con la guerra palestinese di resistenza nazionale, avrebbe sollevato i popoli della regione contro gli l’imperialismo americano e suoi lacchè arabi.

Pertanto la questione della Palestina e del Golfo ha ampie proiezioni, ci permette di vedere la contraddizione principale oggi e in prospettiva, il suo rapporto con le guerre locali, regionali e persino mondiali come un rischio; quindi vedere le caratteristiche delle guerre antimperialiste, delle guerre di resistenza, le guerre di liberazione nazionale o le rivoluzioni stesse nelle nazioni oppresse. Tutto questo sottolinea ulteriormente la contraddizione principale e ci porta a riaffermare che le nazioni oppresse sono la base della rivoluzione come la tendenza principale nel mondo. Tutto ciò solleva la necessità di un partito comunista marxista-leninista-maoista militarizzato che porti la rivoluzione democratica alla fine attraverso la guerra popolare e che passi immediatamente a sviluppare la rivoluzione socialista. Viva la Lega comunista internazionale!

Finché ci sarà sfruttamento sulla Terra non ci sarà nessun nuovo mondo, quindi il problema è distruggere l’imperialismo, il revisionismo e la reazione, tutti i sistemi di sfruttamento e il socialismo sarà alla fine necessariamente stabilito.

A livello nazionale, il regime fascista, genocida e venduto sotto l’egemonia e la leadership della borghesia compradora in questi decenni del presente XXI secolo ha approfondito e accentuato il carattere semi-feudale (mega-latifondo a scapito della espropriazione della terra dei contadini principalmente poveri) e carattere semi-coloniale (maggiore interferenza, intervento e dominio imperialista, principalmente yankee) dove si sviluppa un marcio capitalismo burocratico come con la firma dell’ALS con gli Stati Uniti da parte di Toledo e la sua attuazione nel sangue e nel fuoco con più di 120 decreti legislativi dal genocida Alan Garcia e poi dal capitano Carlos o Ollanta Humala.

Dal 2016 la lotta all’interno della reazione è diventata più acuta, che continua fino ad ora attraverso le frazioni burocratiche, con i suoi rappresentanti del partito fujimorista (Keiko Fujimori) e quelli raggruppati dietro la tendenza di P. P. Kuczynski, che ha trascinato i vari piccoli partiti e gruppi che erano stati dietro l’elezione di Ollanta Humala, che attualmente si esprime con una certa riorganizzazione delle forze dietro il Fujimorismo e la sua consorte l’attuale presidente Boluarte. La lotta per il controllo dell’esecutivo del regime fascista, genocida e pro-Yankee si è intensificata tra entrambe le fazioni reazionarie, prima della sostituzione delle autorità, che, a causa della crisi politica, potrebbe essere anticipata al 2026.

Con un esecutivo molto minato durante gli ultimi 6 governi, tutti riconoscono che c’è un “governo debole”, con nessuna “legittimità”. La lotta si è fatta più acuta per impadronirsi degli altri poteri e istituzioni del vecchio Stato per il controllo della Magistratura, del Ministero Pubblico, della Corte Costituzionale, ecc., utilizzando la polizia e i media e “social media” per i colpi di stato e contro-colpi. Così, dall’Esecutivo, passando per il Parlamento, la Magistratura, la Procura, le Forze Armate e la Polizia, ecc., è stato stabilito un regime di cricche reazionarie, che si altrenano una dopo l’altra nel controllo di questi apparati. E dietro le fazioni, gruppi alimentano una o l’altra delle due fazioni dell’imperialismo yankee, una comandata dall’agente della CIA Gorriti (del Partito Democratico) e l’altra dal neoFujimorista, il carrerista Fernando Rospinglosi legato alla fazione di Trump dell’imperialismo yankee del Partito Repubblicano. Chiaramente seguendo il suo percorso reazionario, continuando con un regime fascista, genocida e venduto agli yankee.

È in questo contesto di crisi e decadenza del regime fascista, genocida e venduto (entro il terzo momento di crisi generale e distruzione della società peruviana contemporanea) che si svolgono le elezioni generali del 2021, elezioni cruciali per l’imperialismo e reazione al fine di continuare l’adempimento dei suoi tre compiti controrivoluzionari, ma in particolare per la tendenza fascista (Fujimorismo) della fazione compradora che a tutti i costi aveva bisogno del controllo totale dello Stato, principalmente dell’esecutivo. Così, la ristrutturazione del vecchio Stato peruviano è di nuovo sul tavolo e la borghesia burocratica è quella che promuove le illusioni costituzionali di un’assemblea costituente per una nuova costituzione, ci sono anche quelli che dicono che questa proposta della fazione burocratica e dei suoi compari è “per il popolo” e serve principalmente a riconquistare posizioni e andare a comandare la leadership del vecchio e marcio Stato peruviano, e si vendono al miglior offerente e cercano di cambiare padrone (promuovono sinistre posizioni imperialiste come “plurinazionalismo” “multietnicismo” “etnicismo” “etno-cacerismo”, “nazionalismo”, ecc.).

D’altra parte, la borghesia compradora ha portato avanti una forte difensiva (con sangue e fuoco) della costituzione pro-USA del 1993, che potrebbero cambiare formalmente ma non nella sostanza. I riaggiustamenti che stanno compiendo in questa fogna di parlamento borghese mirano a ottenre più potere e controllo: bicameralismo, rielezione dei congressisti e ogni tipo di difficoltà a scapito dell’esecutivo, inasprendo così le loro contraddizioni e lotte.

Essendo una necessità dell’imperialismo e della reazione yankee, la difesa e la continuità del loro regime, il 7 dicembre 2022 hanno promosso ed eseguito il cosiddetto contro-colpo di Stato a favore di un maggiore intervento dell’imperialismo yankee, la CIA e lo sviluppo della loro guerra a bassa intensità, che viene eseguita dalle forze armate e dalle forze di polizia fasciste, genocide e traditrici così come dalla cricca di agenti pro-Yankee di Dina Boluarte e dei suoi amici che sognano di schiacciare il proletariato e la sua avanguardia, il PCP con la complicità del revisionismo di tutti i tipi e gli opportunisti che salverà il loro sistema obsoleto di fame e miseria. Noi diciamo: continuate a sognare.

Il governo di Dina Boluarte e dei suoi sostenitori nel porcile di Bolivar (parlamento) è un governo fascista, genocida e pro-Yankee che ha rafforzato la linea politica genocida dello Stato peruviano nel suo desiderio di mantenersi, perpetuarsi ed eseguire alla lettera i mandati dei suoi padroni yankee. Questa linea genocida è stata applicata contro il movimento popolare giusto e crescente, e ha sviluppato una strategia anti-sovversiva yankee di guerra a bassa intensità: militarizzazione del paese attraverso stati di emergenza, coprifuoco, criminalizzazione delle lotte e delle richieste popolari, massicce operazioni di mobilitazione delle loro forze, azioni psicologiche contro il popolo attraverso la grande propaganda reazionaria e monopolizzata e i mezzi di comunicazione di massa.

Le Forze Armate e le Forze di Polizia mostrano chiaramente come la spina dorsale e i difensori del vecchio e obsoleto Stato grande proprietario terriero-burocratico peruviano al servizio dell’imperialismo, stiano cadendo a pezzi; fascisti, genocidi, traditori pro-Yankee che prima o poi riceveranno la giusta punizione dal partito e dal popolo. Non c’è un solo posto nel paese dove non mostrano la loro essenza repressiva e genocida; quello che hanno iniziato nel sud del paese oggi si sta diffondendo in tutto il territorio nazionale.

L’attuale governo genocida fascista e venduto guidato dalla genocida Dina Boluarte sta procendendo nello spacciare il piano imperialista yankee di maggiore intervento come un “piano per combattere la criminalità organizzata e l’estrazione illegale” con la dichiarazione dello stato di emergenza e ponendo sotto controllo militare una delle regioni più importanti del paese, la regione di La Libertad, e ponendo la provincia di Pataz sottola direzione del comando congiunto delle forze armate genocide.

Il governo del genocidio Dina Boluarte sta elaborando un piano imperialista per un maggiore intervento imperialista nel nostro paese. Piano imperialista del suo “LIC” che mira ad annientare la guerra popolare (terzo compito reazionario), che è coperto come una lotta contro la “criminalità organizzata. In passato l’imperialismo e la reazione utilizzavano per le loro campagne la lotta contro il “narco-terrorismo”. Ora, ricorrono alla lotta contro “l’estrazione illegale e la criminalità organizzata” come era dal governo del genocida “Capitano Carlos” (Ollanta Humala).

Gli artigiani minatori che combattono contro il grande saccheggio dell’imperialismo e i suoi lacchè della grande borghesia e dei grandi proprietari terrieri sostenuti dalle baionette delle loro forze armate, le forze di polizia e gli ausiliari genocidi hanno organizzato la loro attività e si sono armati applicando il combattimento e la resistenza esercitando con le armi in mano, in molti casi, come nel nord, sud, centro, ecc. del Perù. A Pataz, nel nord del Perù (La Libertad) hanno intrapreso azioni armate che corrispondono alle forme di lotta della guerra popolare, che mostrano il salto verso la lotta per il potere. Azioni che corrispondono alle tre forme di lotta popolare: sabotaggio, annientamenti selettivi e combattimenti di guerriglia.

Le masse contadine, i lavoratori minerari artigianali e altri settori delle classi oppresse che formano il fronte unico della rivoluzione stanno applicando in modo armato ciò che il Partito Comunista del Perù (PCP) ha insegnato loro in questi 44 anni di guerra popolare. Il PCP, fermamente soggetto alla guida del presidente Gonzalo e al suo pensiero onnipotente, è l’eroico combattente che guida la rivoluzione.

Inoltre, chiediamoci, quali azioni della guerra popolare sono state sviluppate? o meglio per coloro che le negano perché non vogliono vedere la realtà così com’è, chiediamoci, qual è stata l’azione più alta della guerra popolare in questi 44 anni del suo sviluppo?

E, rispondiamo: la massima azione in questi 44 anni di sviluppo vittorioso della guerra popolare è il sacrificio eroico del Grande Leader del Partito e della rivoluzione, Presidente Gonzalo, nella più alta trincea splendente di combattimento della guerra popolare nel campo di annientamento della base navale di Chorrillos. Grande vittoria politica, militare e morale vinta dal presidente Gonzalo che schiaccia il piano dell’imperialismo yankee e della reazione peruviana insieme ai ratti della revisionista e capitolazionista ROL di infliggere un colpo definitivo al partito, alla guerra popolare, al Marxismo-Leninsimo-Maoismo e in particolare al pensiero di Gonzalo. Così, vediamo il presidente Gonzalo sfidare i suoi carnefici con il pugno alzato, il suo corpo eretto e la sua fronte alzata alzando gli slogan: Viva il PCP! Viva la guerra popolare! Viva il Maoismo! Onore e gloria al proletariato e al popolo peruviani!

Le azioni di agitprop della guerra popolare e le azioni contro le istituzioni del vecchio Stato peruviano sono state anche effettuate all’estero.

Sottolineiamo, inoltre, il ruolo svolto dal Partito nella fondazione della Lega, riconosciuto in una dichiarazione della conferenza fondatrice della LCI.

Le masse sono quelle che hanno permesso non solo di mantenere, ma di sviluppare la guerra popolare, nelle nuove complesse e difficili circostanze che si sono presentate al partito che guida la guerra popolare, dopo l’arresto del leader del partito e della rivoluzione, Presidente Gonzalo, e la seguente strutturazione della ROL.

Persistere contro ogni previsione su una strada con salti di diversa grandezza per preparare un nuovo grande salto nella guerra popolare e l’incorporazione delle masse in conformità con lo sviluppo della situazione oggettiva nel paese e nel mondo. Una lotta armata ai margini delle masse sarebbe inspiegabile dopo una guerra popolare che ormai dura da più di 44 anni, non solo per icontadini ma anche per il nostro glorioso proletariato che non ha mai smesso di lottare.

Come dimostrano le azioni a Pataz (La Libertad) e in molti altri luoghi del nostro paese, i lavoratori del Perù, il popolo peruviano hano già imparato a lottare con forza per la loro unica grande richiesta, il potere. Lo stanno mostrando con le azioni di cui sopra, e la gente, le classi oprresse lo stano facendo fermamente, sradicando l’opportunismo, facendo a pezzi il revisionismo.

Una revisione di ciò che è accaduto in Perù durante il secolo presente fino ad oggi può essere fatta, mostrando nuove forme di lotta, principalmente brandendo armi, che sono sempre più utilizzate dalle masse e che fa parte del lavoro del partito che sta portando la coscienza di classe, la coscienza proletaria nella leadership.

I passi che le classi oppresse e la gente stanno compiendo nell’elevazione della coscienza e nella lotta con le armi in mano devonosuscitare in noinoi una gioia molto speciale, un immenso compiacimento rivoluzionario che ci spinge ad avanzare con forza. E questo eleva la loro lotta alla lotta politica per la conquista del potere. E tutto ha un asse, un centro perché applichiamo i criteri della costruzione concentrica, quel centro, quell’asse è il Partito, il nostro Partito che sempre è vivo all’interno dei comunisti, qualunque siano i problemi o le difficoltà che si devono affrontare. Vediamo cosa c’è di nuovo in Perù, e ciò che è nuovo è prima di tutto il Partito, questo Partito marxista-leninista-maoista guidato dal pensiero di Gonzalo, è la guerra popolare vittoriosa che viene condotta invincibilmente, che è già passata attraverso bagni di sangue. Facciamo sì che coloro che non conoscono nulla sulla rivoluzione siano terrorizzati, così si forma la rivoluzione, si concretizza, si basa sul Marxismo-Leninismo-Maoismo perché non devia mai di una virgola da esso.

Gloria eterna al presidente Gonzalo, leader del partito e della rivoluzione!

Sostenere, difendere e applicare il marxismo-leninismo-maoismo Gonzalo Pensiero, soprattutto Gonzalo Pensiero!

Viva il Partito Comunista del Perù!

La guerra popolare vincerà inevitabilmente!

Uniamo il popolo contro la dittatura genocida fascista e la svendita pro-Yankee!

Contro la repressione e il genocidio! Per i diritti del popolo e la guerra popolare!

Sviluppiamo la strada popolare della liberazione con la guerra popolare!

Viva il Maoismo abbasso il revisionismo!

Onore e gloria al proletariato e all’eroico popolo peruviano!

Movimento popolare del Perù

17 maggio 2024

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