Di seguito riportiamo la dichiarazione rilasciata dalla Lega Internazionale di Lotta Popolare (ILPS) sulla morte di GN Saibaba.
La Lega Internazionale di Lotta Popolare, profondamente scossa dalla notizia della prematura scomparsa del compagno Gokarakonda Naga Saibaba, avvenuta il 12 ottobre 2024, porge il suo sentito saluto rivoluzionario in suo onore.
Nato nel 1967 ad Amalapuram, nell’Andhra Pradesh, Saibaba, disabile al 90% a causa della poliomielite, è morto mentre era in cura presso il Nizam’s Institute of Medical Sciences di Hyderabad. Dopo il suo rilascio dal carcere nel 2024, la sua salute si era gravemente deteriorata a causa delle prolungate torture, dei trattamenti degradanti e della mancanza di cure mediche adeguate durante la sua detenzione nel carcere di Nagpur. Era detenuto nella famigerata cella di Anda in condizioni insalubri, il che ha ulteriormente contribuito ai suoi complicati problemi di salute.
Professore di dottorato con qualifica inglese, è stato professore assistente presso il Ram Lal Anand College dell’Università di Delhi per diversi anni prima di essere licenziato nel 2021 con l’accusa di coinvolgimento in attività illegali. Arrestato nel maggio 2014 per presunti legami con organizzazioni maoiste vietate e cospirazioni terroristiche, è stato rilasciato su cauzione nel giugno 2015 per motivi medici, ma è tornato in carcere nel dicembre 2015. Dopo essere stato nuovamente rilasciato su cauzione nell’aprile 2016, è stato nuovamente imprigionato. Nel marzo 2017 è stato condannato all’ergastolo, ma nel marzo 2024 è stato nuovamente assolto.
Saibaba, profondamente influenzato dall’ideologia marxista-leninista-maoista fin da studente, è stato per tutta la vita un sostenitore di una società libera dallo sfruttamento e dall’oppressione. Per promuovere questi ideali, ha lavorato attivamente con studenti, insegnanti, comunità indigene, varie nazionalità, accademici e organizzazioni di massa. Si è opposto con determinazione all’imperialismo, allo sfruttamento dello sviluppo neoliberale, alle leggi repressive e al terrorismo di Stato che perpetuano tutto questo. La sua posizione irremovibile lo ha reso bersaglio di persecuzioni che lo hanno portato in carcere, dove ha subito gravi torture, trattamenti disumani e degrado.
Saibaba, noto per il suo impegno nell’internazionalismo, era legato a numerose organizzazioni progressiste globali. Ha partecipato alla fondazione della Lega Internazionale di Lotta dei Popoli nel 2001, ha fatto parte del suo Comitato di Coordinamento Internazionale ed è rimasto attivamente impegnato con l’organizzazione per quasi un decennio. È stato costretto a rimanere in isolamento nella cella di Anda per impedirgli di comunicare con gli altri prigionieri e di influenzarli, di ricevere supporto fisico per il suo corpo disabile e di continuare a scrivere scritti progressisti. Che il ricordo della sua vita e del suo lavoro possa durare a lungo e ispirare molti.
Saibaba ha scritto:
Quando ho rifiutato di morire
le mie catene si sono sciolte
sono uscito
Nei vasti prati
Sorridendo ai fili d’erba
Il mio sorriso ha provocato la loro intolleranza.
Mi hanno incatenato di nuovo
Di nuovo, quando mi sono rifiutato di morire
stancati della mia vita
i miei rapitori mi hanno lasciato libero
Ho camminato nelle verdi valli lussureggianti
sotto il sole nascente
sorridendo ai fili d’erba svolazzanti
Infuriati per il mio eterno sorriso
Mi hanno ricatturato
Mi rifiuto ancora ostinatamente di morire.
La cosa triste è che
non sanno come farmi morire
perché amo così tanto
I suoni dell’erba che cresce.
Novembre 2017.
(Ricordando l’ottobre 1917)
Firmato,
Len Cooper, Presidente dell’ILPS