India: Il compagno Basavaraj, Segretario Generale del PCI (maoista), è stato ucciso, secondo quanto riportato

Traduzione non ufficiale da The Red Herald. Il 21 maggio, Amit Shah, Ministro degli Interni del Vecchio Stato Indiano, ha dichiarato che il compagno Basavaraj, Segretario Generale del Partito Comunista dell’India (maoista), è stato ucciso dalle sue orde, insieme ad almeno altri 26 compagni, presumibilmente in uno scontro tra il distaccamento dell’Esercito Guerrigliero di Liberazione Popolare (PLGA) incaricato della sicurezza del compagno e l’unità anti-insurrezionale District Reserve Guard (DRG). Circolano ancora versioni contraddittorie su quanto sia realmente accaduto, e tutto indica che la versione presentata dal Vecchio Stato non corrisponda alla realtà. Fonti solitamente molto affidabili hanno affermato che l’uccisione sarebbe stata un cosiddetto “falso scontro”. Questo, insieme al fatto che non è raro che i reazionari diffondano false notizie sull’uccisione di dirigenti prominenti del movimento rivoluzionario, è il motivo per cui abbiamo atteso a riportare la notizia.

Al momento, sono numerose le fonti — comprese alcune notoriamente impegnate nella difesa dei diritti democratici del Popolo — che confermano la barbara uccisione del compagno Basavaraj, senza che sia emersa alcuna smentita credibile. Per questo riteniamo necessario considerare il fatto come veritiero. Tuttavia, fino a quando non sarà resa pubblica una dichiarazione ufficiale da parte del Comitato Centrale del Partito Comunista dell’India (maoista), ogni “informazione” relativa all’uccisione del compagno, così come ogni presunto dettaglio “biografico” sulla sua vita diffuso dai media reazionari o dallo stesso Vecchio Stato, deve essere considerato non attendibile. Invitiamo dunque alla massima prudenza. Anche se potrebbe volerci del tempo per la pubblicazione di tale comunicato, date le circostanze, solo il Partito detiene la verità sul proprio Segretario Generale — ed è questo un fatto che dobbiamo rispettare.

Ciò che è certo in questa situazione è che, anche se la perdita del compagno Segretario Generale del Partito rappresenta un colpo per il movimento rivoluzionario, il Partito Comunista dell’India (maoista) continuerà a sviluppare la Guerra Popolare, a sconfiggere l’“Operazione Kaagar” e tutti gli altri piani dei difensori del vecchio ordine, con la ferma presa del fucile, sotto la bandiera del marxismo-leninismo-maoismo.

È altrettanto certo che, in tutto il mondo, tutte le forze progressiste onoreranno la vita e l’eredità del compagno Basavaraj intensificando il sostegno alla Guerra Popolare in India e mantenendo salda la solidarietà con i maoisti indiani fino alla vittoria finale.

Il compagno Basavaraj vivrà attraverso i secoli e sarà ricordato nei tempi in cui Modi e tutti i suoi simili saranno dimenticati per sempre.

Lascia un commento